Un articolo dedicato al piccolo Rascard Garelli progettato da Carlo Mollino a Champoluc (Valle d’Aosta), per Casabella 879, novembre 2017.

Il Rascard rimane l’esito estremo di riflessioni molto raffinate condotte da Mollino sulla costruzione in montagna. Pur essendo di dimensioni ridotte, l’edificio ricostruito costituisce contemporaneamente il punto di arrivo e un elemento innovativo nella sequenza di progetti di Mollino nelle Alpi occidentali, segnata in particolare dalle opere a Sauze d’Oulx (Stazione slittovia al Lago Nero, 1946-47), Cervinia (Casa del Sole, 1947-55), e sull’altopiano di Agra (Casa Cattaneo, 1952-53).

La presenza del rascard a Champoluc ha permesso a Mollino un’inedita sperimentazione di conflagrazione sintattica tra passato e presente, anonimato e autorialità, storia e progetto. Come scrisse Mollino già nel 1954, “La tradizione è il fluire vivo e continuo di nuove forme dipendenti dallo sviluppo unico di una relazione tra causa ed effetto; è un fiume armonioso che è diverso ad ogni curva, non stagnante, non ritornante”; e questo è vero almeno per una buona ragione: “come ogni storia, anche quella della costruzione è impossibile da ripetere”.

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Autori: Laura Milan e Sergio Pace

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

Periodo: novembre 2017